Questo numero delle Note, curato da Lorenzo Magnani e da Riccardo Dossena, è dedicato alla ripresentazione del programma di Erlangen, nella classica traduzione italiana di Gino Fano, arricchita da un'introduzione di Jean Dieudonné e da un saggio di François Russo. Quest'ultimo contributo in particolare presenta la genesi del programma, a partire dai primi decenni dell' Ottocento, concentrando la propria attenzione sulla costituzione - con Poncelet - della Geometria proiettiva in forma di dottrina e sulla scoperta delle Geometrie non euclidee. Fu questa una vera e propria "avventura" internazionale, cui parteciparono matematici tedeschi (Klein, Staudt, Grassmann, Helmholtz, Riemann), russi (Lobacevskiy), ungheresi (Bolyai), inglesi (Cayley), francesi (Poncelet, Chasles), italiani (Beltrami).