"Non nella Enne non nella A ma nella Esse" racconta la musica elettronica tra la fine del secolo scorso e oggi, attraverso uno dei suoi esponenti più geniali: Nicolas Jaar. La voce di quest'eccitante, appassionata, struggente elegia appartiene al migliore amico di Jaar, che esegue una vera e propria partitura attorno a un'amicizia che non sa definirsi tranne che per la condivisa, totalizzante devozione al suono e alle parole incapaci di dire davvero, e quindi taciute. I due protagonisti, prima su una bicicletta, poi in una Twingo acquamarina, attraversando la New York dei ghetti e club sotterranei e le sale concerto del vecchio continente, suonano sulla pagina il passaggio della musica dentro il corpo e l'anima dell'altro: della musica elettronica che dilaga e disfa i nomi delle cose per lasciare solo stupore e invenzione. In ottanta bpm, non uno di più.