Dalla prefazione di Isabella Bignozzi: "In questo «Non è mai notte non è mai giorno» ci sono storie precise, che un narratore non saprebbe così compiutamente porgere, ma la cui sintassi è scomposta e ricomposta in immagini d'altrove: diviene fluida e soave la vita, in continuo fecondo dissesto; il mondo è riscritto da una gentilezza sensitiva, che percepisce tutto aumentato in potenza, santo in presenza, perché porta tra le ciglia il filtro di una pietà profondissima. La poesia per sua natura "espone", ma è necessario un equilibrio tra intensità del portato e grado di esposizione nella parola. Nei versi di Francesca Serragnoli c'è quel pudore che è sintomo di vera libertà morale di fronte agli spaventi del vivere".