Si potrebbe partire da un "c'erano un milanese, un americano e un napoletano", come se fosse l'incipit di una barzelletta, ma non si renderebbe merito a queste storie, avvincenti e coinvolgenti, la cui lettura conduce a molte riflessioni. Ci troviamo a raccontare di un'Italia negli anni ottanta che fa da contesto a una serie di avventure personali e professionali in un confronto con caratteri e persone tra loro profondamente diverse. Il romanzo parte dalla narrazione della vita famigliare del protagonista e illustra come, nell'affrontare nuove opportunità lavorative, la stessa vita personale ne risulti coinvolta, con risvolti umani di grande impatto fino ad arrivare a rovinare inesorabilmente anche storie d'amore intense e coinvolgenti. Troverete ricostruzioni fantasiose, ma verosimili riguardanti la nascita delle televisioni private in Italia, il confronto professionale e personale tra milanesi, americani e napoletani, e una serie di riflessioni intime che mettono a nudo i processi decisionali del protagonista. Con una scrittura scorrevole e coinvolgente, si sorride e si riflette, perché tutte le esperienze portano con sé importanti arricchimenti.