Vittorio, musicista e padre separato, decide di scrivere un diario della sua storia con il figlio Pietro. È un lavoro che svolge con passione per la sua naturale attitudine alla memoria storica, ma il suo progetto acquista forza a causa dei continui osteggiamenti dell'ex coniuge Rita. La paura di Vittorio è che Pietro, una volta cresciuto, possa giungere al punto di non amarlo o di deplorarlo, senza però conoscere la sua lunga storia nella sua interezza e profondità. Comincia così a raccontare i bei momenti passati con suo figlio e a scrivere le sue intime riflessioni per racchiudere la sostanza della relazione paterno-filiale che, come recita il primo comandamento della Toràh con cui "Non avrai altro figlio all'infuori di me" è assonante, si basa sull'amore e la gratitudine, oltre che sul dovere genitoriale.