Viviamo una condizione digitale popolata da macchine pensanti, dove l'intelligenza artificiale e le nuove tecnologie elaborano fatti e idee ridefinendo i confini della nostra esistenza. Trasformare i problemi dell'umanità in numeri ed equazioni, però, non equivale a risolverli, e delegare le decisioni a computer e algoritmi - che sempre più tendiamo a percepire come creature superiori - rischia di macchinizzare la nostra specie svilendone le più preziose peculiarità e le strutture valoriali. In questa ottica, Noi e la macchina intende porre le basi per un processo collettivo di formazione, un luogo di pensiero e una struttura di dialogo per far rifiorire l'umano nella stagione di quella che sembra essere una machina sapiens che compete con noi e sembra destinata a surclassarci. Benanti e Maffettone ci guidano in un viaggio che parte dalla consapevolezza delle sfide e delle opportunità offerte dal digitale, analizzando criticamente l'impatto delle tecnologie sulla sfera pubblica e sul benessere collettivo. Gli autori arrivano a delineare un concetto rivoluzionario, la "sostenibilità D", proponendo una nuova etica capace di armonizzare progresso tecnologico ed equità sociale, ponendo l'individuo al centro di un modello di sviluppo sostenibile che non lascia indietro nessuno. Attraverso un'architettura di sistema attenta al design e alla resilienza, il libro offre soluzioni concrete per un futuro in cui la tecnologia.