"Noi ci credevamo" è ambientato negli anni che hanno preceduto il Movimento del '77. Il Sessantotto continua a dare i suoi frutti: nascono moltissimi gruppi, movimenti e partiti di lotta che si pongono agli antipodi del modello culturale dominante e combattono, senza mezzi termini, la "società occidentale". Alcuni gruppi arrivano a utilizzare metodi di lotta violenti. Attraverso le vicende quotidiane di un gruppo di liceali romani, l'autore vuole dare risalto al fatto che quei giovani contestatori sono in realtà ragazzi e ragazze per lo più ben inseriti in quella società contro cui combattono; sono giovani che subiscono, chi più chi meno, l'influsso della cultura borghese dominante....