Pensieri in libertà e flash back, partendo da tredici brani di "musica alternativa" per riflettere e riannodare i fili aprendo finestre sugli Anni di piombo, sempre in bilico tra fermento ideale, entusiasmi e tragedie. Attraverso quelle finestre l'autore offre l'opportunità di entrare in presa diretta in quei giorni, visti con gli occhi dei ragazzi di allora. A scuola e in piazza, nei cortei e in birreria: una quotidianità fatta di militanza, amicizia e amore. E canzoni, ovviamente. Ricordare per ri-accordare il presente con un passato che merita un'attenzione diversa dal mito e dall'orrore, che sono due modi ugualmente distorti per capire l'Italia di quegli anni.