Settembre 1923. Nella regione del Kanto, Giappone, un terremoto di magnitudo 7,9 devasta Tokyo, Yokohama e altre prefetture limitrofe ad alta densità di popolazione, uccidendo tra le 100.000 e le 142.000 persone. Nel caos che fa seguito al tragico evento, uno squadrone della polizia militare arresta e uccide due personaggi di primo piano del panorama intellettuale giapponese: la scrittrice femminista Noe Ito e l'anarchico Sakae Osugi. Questo saggio ripercorre, attraverso le figure di Ito e Osugi, tutta l'esperienza del movimento anarco-femminista nel Giappone della prima metà del Novecento, con particolare attenzione al contributo della rivista al femminile "Seito", negli anni in cui il Paese conosce un progresso industriale senza precedenti.