Spesso sottovalutate, le ville della campagna emiliana riservano numerose sorprese, rappresentando un perfetto spaccato della quotidianità della nobiltà cittadina che era solita risiedervi nei mesi estivi. Questo studio presenta Palazzo Angelelli-Zambeccari, comunemente noto come Villa Beatrice e situato nelle campagne di Argelato, nei pressi di Bologna, nelle sue caratteristiche attuali e durante le varie fasi storiche che ha attraversato, dal Seicento ad oggi, rivelando un eccezionale stato di conservazione dell'assetto originale, che lo rendono di estremo interesse per la comprensione dei rapporti tra architettura e territorio nella realtà rurale bolognese. Lo studio dei documenti storici e dei materiali d'archivio reperiti, in buona parte inediti, nonché un'attenta analisi dimensionale e materica, consentono un'interpretazione ragionata dello sviluppo dell'edificio e del suo giardino nel corso dei secoli. La ricerca ha evidenziato con chiarezza le fasi di accrescimento della fabbrica fornendo inoltre un ampio quadro della consistenza materica attuale, indagandone gli aspetti strutturali e tecnologici di maggiore rilievo e soffermandosi sulla descrizione del ricchissimo apparato decorativo, ascrivibile alla produzione della scuola dei Carracci e ancora in ottimo stato conservativo.