Un paese ai piedi del Gargano: Manfredonia. Il mare, onnipresente, e una storia tutta da scoprire. Nina racconta del suo viaggio che è poi la metafora della sua vita, di sua madre, costretta a lasciare l'arcipelago delle Tremiti dopo un'avventura con un giovane carcerato in un campo di confino fascista nell'isola di San Nicola, di una vita tutta da ricostruire. Sempre presente nonna Pina, pilastro e punto di riferimento per Nina. Si snodano i ricordi di paese e le giornate trascorse alla marina, così chiama Nina il porto di Manfredonia dove si anima la comunità di pescatori. È il paesaggio intero che assurge il ruolo di padre e di madre, le dona forza e vigore, sostanza e calore assumendo i tratti della sua interiorità. Il puzzle scomposto della sua vita, come lei stessa la definisce, trova spazio e si completa dopo un lungo viaggio fuori e dentro di sé e allora, quelle ferite necessitano di una fuga e ricerca interiore indispensabile perché si possa ricominciare.