Shiva, nella mitologia induista, è la divinità che pone fine, con la distruzione, ad un ciclo cosmico giunto alla fase finale del processo involutivo (Kali-Yuga, Età Oscura, della Dea della distruzione Kali, controparte femminile di Shiva), per permettere l'inizio di un nuovo ciclo e di una nuova Età dell'Oro. La sua danza distruttrice e mortale ha, pertanto, la funzione essenziale di eliminare ciò che è vecchio e decrepito, per dare un nuovo impulso alla vita, nell'Eterno Ritorno dei cicli. In ciò consiste la profonda analogia, scoperta e approfondita in quest'opera da Miguel Serrano, tra lo shivaismo e il pensiero di Nietzsche.