"Niente di tiepido" costituisce un'evoluzione sorprendente, pur se organica, della poetica di Iole Toini. Ritroviamo in queste pagine la medesima tensione che riempiva di rabbia le parole delle raccolte precedenti, solo che tale forza tensiva contribuisce oggi a proiettare i versi in uno spazio più grande, aperto, dove il dolore si diluisce nel complesso e vastissimo sistema della natura. L'abisso di "Spaccasangue" - suo fondamentale esordio - ha acquisito non solo tridimensionalità, ma anche respiro e luce: forse adesso è possibile venire a patti con se stessi, a condizione di non perdere nemmeno una briciola della propria primigenia intransigenza.