Il libro analizza due diversi sistemi di rete che hanno accompagnato il divulgarsi di pratiche di agricoltura biologica e di forme di agricoltura sostenibile in Calabria: i "networks rurali" e le "reti contadine". Nei "networks rurali" si muovono produttori agricoli medio-grandi che certificano come biologici i metodi di produzione. Nelle "reti contadine" agiscono gli agricoltori bio-etici: produttori auto-certificati, agricoltori medio-piccoli certificati e non. I produttori bio-certificati adottano un modello imprenditoriale influenzato dal mercato e dalle logiche di modernizzazione. Gli agricoltori bio-etici realizzano processi produttivi fortemente ancorati al patrimonio ecologico. I "networks rurali" e le "reti contadine", pur indicando percorsi eterogenei, non agiscono in contraddizione nel momento in cui ricercano margini di autonomia dai grandi mercati. Dalle azioni poste in essere emergono diversi aspetti dello sviluppo rurale: la sostenibilità; il capitale sociale; la governance dei mercati; la ricerca di nuovi assetti istituzionali; le abilità nel combinare conoscenze tacite a input all'innovazione che derivano dal mercato.