Prendendo spunto dal recente libro di Roberto Speranza, l'Autore mette in discussione la "pandemia di COVID-19", in tutte le sue espressioni, dimostrando l'inefficacia, l'inutilità e la pericolosità delle misure (distanziamento sociale, "lockdown", mascherine, tamponi molecolari, vaccini) che politica, istituzioni e media hanno adottato o promosso per combatterla. Nella premessa, l'Autore si sofferma sulla metodologia, ponendo l'accento sul fatto che, come diceva Sir William Osler (uno dei Padri della Medicina moderna) «La Medicina è scienza dell'incertezza e arte dalla probabilità», e dunque, le verità assolute e le opinioni personali non hanno diritto di cittadinanza, in Medicina. Pertanto la sua critica radicale e documentata al "costrutto pandemico", messe da parte opinioni personali e verità assolute, si fonda su fatti scientificamente provati, di cui chiunque poteva e può acquisire consapevolezza, tramite la lettura, l'analisi e lo studio dei dati della letteratura scientifica internazionale ... fatti che, sfortunatamente, sono rimasti sconosciuti ai più, in quanto l'informazione "pandemica", monotematica, monolitica, dogmatica e tirannica, aveva come unico scopo quello di ingenerare timore, preoccupazione, panico e angoscia nella popolazione.