Perché leggere il diario degli ultimi tre mesi di vita di una donna chiamata Madre Quintilla, fondatrice delle Sorelle Apostole della Consolata? Per il suo modo di comprendere anche la malattia nella vocazione della sua vita all'amore per Dio e per l'umanità in un orizzonte di progetti e di speranze. È nella sofferenza che la passione per i più poveri e per la comunità religiosa da lei fondata si approfondisce, nella certezza di essere nelle mani di Dio: "Solo in Lui ogni fiducia, ogni speranza, ogni illimitato abbandono".