«Guardare la confusione dalla parte della confusione»: sono parole di Enrico in Boccalone di Enrico Palandri, ambientato nel '77 bolognese. La confusione dalla parte della confusione è anche l'oggetto di questa indagine sulla letteratura in Italia negli anni Settanta. Anni di svolta e di profondo cambiamento sociale, in cui i giovani entrano in scena da protagonisti. C'è però una difficoltà a raccontare quel decennio, per gli storici come per chi si occupa di letteratura. Gli espedienti più agevoli sono stati gli anni di piombo e il terrorismo: una narrazione semplice che sistema tutto. E per la letteratura - la poesia in particolare - la deriva in uno scenario di massa fuori controllo. Gli anni Settanta non sono stati solo questo, terrorismo e deriva. Ma anche un decennio libertario, di grandi aperture sociali e culturali, in cui i giovani non si riconoscono più negli istituti tradizionali della letteratura, provando a rimescolare le carte. L'obiettivo è uscire dagli schemi e riannodare le fila fra letteratura e società, liberando il decennio dall'ipoteca di ciò che è venuto dopo.