Il libro ricostruisce, attraverso la narrazione autobiografica e stralci di diari, i quattordici anni di reclusione di Fabrizio Maiello in ospedale psichiatrico giudiziario, ma anche la sua storia straordinaria di successi, riscatto e impegno sociale. Fabrizio, nato negli anni '60 nell'hinterland milanese, è una promessa del calcio e la sua passione sfrenata per il pallone lo tiene lontano dalla criminalità. Ai suoi amici invece rimane solo un sogno: «Ti verremo a vedere un giorno allo stadio». Ma lui, per uno di quei casi che improvvisamente cambiano la vita, diventerà peggiore di loro. L'esperienza detentiva percorrerà la biografia di Fabrizio, in un ripetersi di episodi di rabbia, ribellione, punizioni e trasferimenti che lo condurranno all'Opg, estrema istituzione totale, intrisa di violenza e sopraffazione. Fino a quando una "sfera di cuoio", trovata nel cortile chiuso da mura, ritorna nella sua vita con una straordinaria forza salvifica. Fabrizio riscopre in sé nuova energia e sensibilità, che si traducono in amicizia e assistenza verso Giovanni, il più complicato compagno di cella e il più bisognoso di aiuto. Il rapporto di cura riuscirà a dare un senso alle loro esistenze nell'annichilente quotidianità dell'Opg. Maiello oggi ha vinto la partita più complicata della vita, interpretando e reinterpretando in continuazione, da cittadino libero, nell'eterno teatro dell'esistenza, la sua umanità.