Un saggio che ricostruisce, attraverso le lettere, la vita di Maria Luisa Carlotta di Borbone-Parma, principessa d'Etruria, principessa di Sassonia, nata sulle onde del mare sulla nave diretta a Barcellona il 2 ottobre 1802 e morta a Roma il 18 marzo 1857. A sette mesi di vita perse il padre, a sei anni occupata da Napoleone la Spagna, seguiva in esilio la madre a Marsiglia. A sette anni divisa dal fratellino venne, sempre da Napoleone, tenuta prigioniera in un Monastero a Roma. Fu liberata solamente nel 1814 da Murat. Luisa Carlotta aveva allora dodici anni. Delle donne si ricordano le eccezionalità o lo scalpore che la loro vita provocò nel periodo in cui vissero. Sante, regine, prostitute ed eroine dotate di "viril virtù" i loro nomi appaiono qua e là nei manuali scolastici con brevi e scarsi commenti come se nella storia esse fossero state solo figure fugaci. Una presenza per lo più carsica, quella femminile, che solo da poco è riuscita ad emergere grazie a molteplici studi e ricerche. La scoperta dei carteggi epistolari di Luisa Carlotta ci offre una lettura singolare, intima, fragile, di una ragazza che nella prima metà dell'Ottocento a Lucca cerca la propria libertà.