Un libro tutto al femminile, dedicato a donne scrittrici, che, come Anna Maria Ortese ed Elisabetta Rasy, hanno raccontato Napoli e particolari posti dell'anima, sui quali esse hanno riversato la realtà e la fantasia della scrittura. Napoli vista da scrittrici forestiere, che provano a penetrarla dal di fuori per cogliere quello che nelle sue viscere più intimamente e intensamente racchiude, talvolta nasconde. Poi c'è il Vesuvio, con la sua narrativa, la sua filmografia, alla quale hanno efficacemente contribuito Pina Lamberti Sorrentino e Maria Orsini Natale. La "montagna" per eccellenza, che più non fuma, è sempre un Vulcano, magico e misterioso. Il loro passaggio narrativo è di forte impatto emotivo ed esistenziale con un territorio, di cui si sono fatte interpreti e testimoni dirette, consegnando alla storia frammenti di cronaca, che aiutano forse a riproporla in diverse e più problematiche prospettive.