Sebbene il volume raccolga per buona parte interventi presentati in occasione del convegno "Napoli e la Spagna nel Cinquecento. Gli artisti, le opere, la storiografia", tenutosi a Napoli l'11 marzo del 2016 presso Palazzo Zevallos Stigliano (Gallerie d'Italia), esso non rientra ipso facto nella categoria degli atti di convegno. Ciò per ragioni diverse. Dietro le quinte vi sono altre ricerche, altri incontri, altri viaggi tra Napoli e la Spagna caratterizzati da un costante e 'sincero' confrontarsi, quasi sempre al cospetto delle opere. A Burgos con María José Redondo Cantera, a Barcellona e Napoli con Joan Bosch Ballbona e Mariano Carbonell Buades; a Granada con Manuel García Luque. Sostenuti e continui, benché indiretti negli ultimi anni, sono stati i contatti con Luciano Migliaccio da San Paolo del Brasile per discutere di uno dei temi più frequentati dagli studi di scultura del primo Cinquecento: la presenza in Italia dei 'doi spagnuoli' Ordóñez e Siloe; tema di cui egli è senza dubbio un imprescindibile segmento storiografico da 'rileggere' con attenzione.