Canto di ultrà, celerini, rapinatori, anonimi agenti di commercio e post-punk, questi versi varcano le dure esperienze del '77, gli anni '80 dell'eroina, gli anni '90 e 2000 della techno e dell'hip hop, dalle zone centrali alla periferia di Tor Bella Monaca. Una Roma trasformata in intrattenimento mistico, ode unica di materia e trascendenza, nel flusso di coscienza che corre come un rap tra quartieri alti e vite ai margini, in cui vita e morte, salvezza o perdita senza redenzione finiscono per coincidere.