"Da grande voglio raccontare le scantafavole", promette Nì a sua madre. Nì è il piccolo di casa, protagonista di un viaggio tra il picaresco, l'onirico, il gioco e la memoria, se stessi e il proprio doppio che continua a sdoppiarsi avanti e indietro nel tempo, tra il Nì da piccolo di quattro anni, che scruta i grandi pronto a rubare storie per riviverle nei sogni, e il Nì da grande che dopo mezzo secolo si mette in viaggio a piedi, tra le montagne, mescolando le suggestioni fantastiche di Nì da piccolo alle memorie dei tempi andati: la guerra e la Resistenza in montagna, i Guardafili che nel dopoguerra ricostruivano sugli stessi monti le linee del telefono, portando la voce per contrade e locande, e insieme anche storie e leggende di altri tempi.