La tradizionale dicotomia tra presupposti etnocentrici e prospettive relativistiche trova un punto di complessa condensazione, teorica e operativa, nella questione delle mutilazioni femminili. Una tematica chiave per l'approccio antropologico contemporaneo, di cui questo libro rintraccia genesi e significati, nel tentativo di comprendere una pratica che si muove sul confine sottile tra il diritto di ogni cultura di conservare la propria ritualità e il potenziale di oppressione in essa celato.