Questo libro documenta e interpreta le prese di posizione antiebraiche di Mussolini nel corso del 1938 e ricostruisce come egli giunse a definire la legislazione persecutoria varata in settembre-novembre dal governo fascista col consenso del re. L'analisi delle numerose testimonianze documentarie consente di chiarire vari nodi problematici rimasti finora irrisolti o celati, di evidenziare gli ampi spazi di originalità e radicalità che contrassegnarono l'operato antiebraico di Mussolini, di misurare la profondità della ferita da lui inferta agli ebrei e a tutto il paese. La prima edizione di questo studio è stata pubblicata nel 1994. Essa contribuì a creare una nuova consapevolezza tra gli studiosi e nell'insieme della società, interessata a conoscere e comprendere quella importante pagina del passato. Questa nuova edizione ampliata, mentre conferma l'impianto della prima, contiene numerosi arricchimenti documentari e un generale aggiornamento del testo, che ne rafforzano l'attualità.