Dall'underground delle prime riviste ciclostilate alle invenzioni di Frigidaire che ispirarono il gusto grafico europeo. Dall'urlo punk di Ranxerox all'ironia citazionista dei fumetti di Snake Agent. Geniale e irriverente, morto a soli trent'anni, Stefano Tamburini ha stravolto i canoni del pop, usando il disegno, il collage e il racconto come lame affilate per sezionare, svelare, rovesciare la realtà. Un'antologia definitiva per ripercorrere il cammino di un autore che ha lasciato un segno indelebile. "Tamburini era un artista inquieto e un leader naturale, inventore di storie sorprendenti e animale grafico dalla personalità complessa e dalla curiosità illimitata. Figlio di un ferroviere, si era formato come fumettista, grafico e narratore non in scuole o accademie, ma vivendo con passione il suo tempo, leggendo quello che gli capitava e inseguendo per istinto i segni del futuro" (Vincenzo Sparagna).