MURI MAESTRI

Quanti significati può avere un muro? Quante storie può contenere, ospitare, dividere? Un muro è chiusura, confine da valicare, limite ostile; è l'ostacolo della nostra azione, il perimetro istituzionale dei nostri movimenti, l'irriducibile definizione di una diversità. E tuttavia, un muro può anche saper accogliere una preghiera, un sogno; può diventare lo spazio su cui si manifesta l'aspirazione a essere, il permesso di desiderare. Dal Muro di Berlino a quello del Pianto, da Wall Street ai muri dell'artista Candy Chang, che, prima a New Orleans, poi in tutto il mondo, raccolgono i desideri più importanti, quelli che si vorrebbero compiuti prima di morire. Dal muro di John Lennon a Praga fino a quello di Hong Kong, passando per Lisbona, Zurigo, Londra, Parigi, i "muri maestri" sono spazi del ricordo, simbolo di fratellanza, manifesto per la ribellione, l'amore, la gioventù. Come il rondone, che ha bisogno di un muro per spiccare il volo, così il lettore viene guidato in questo libro - che si legge come un romanzo dalla scrittura limpida e tesa - alla scoperta dei muri che in qualche modo hanno contribuito a creare una storia delle idee, dei sentimenti, dei cambiamenti: una storia dei luoghi e delle loro trasformazioni, una storia di liberazione. Cosa può insegnarci un muro?

Dal muro di Berlino a Wall Street, dal muro del pianto a Gerusalemme ai "muri del desiderio" costruiti da un'artista nella devastata New Orleans dopo l'uragano, il muro è un simbolo che appartiene all'immaginario e alla cultura occidentale. Ma quanti signifi cati ha davvero? Può signifi care chiusura, o protezione, un confi ne da valicare, ma si scopre, attraverso le pagine di questo libro, originale e intelligente, che il muro può assumere insolite e illuminanti declinazioni: luogo del ricordo, simbolo di fratellanza, di ribellione, di amore, di giovinezza. Come il rondone, che ha bisogno di un muro per spiccare il volo e conclude la sua vita appoggiandosi per l'ultima volta su un altro muro, così il lettore viene guidato in questo libro – che si legge come un romanzo dalla scrittura tesa e limpida – alla scoperta dei muri che in qualche modo hanno contribuito a creare una storia: non più soltanto quella che conosciamo, ma una storia delle idee, dei pensieri, dei cambiamenti, una storia dei luoghi e delle loro trasformazioni, una storia di liberazione e ribellione. Perché questo libro racconta insomma tutto ciò che un muro può o non può rappresentare.

"I muri raccontano storie di bellezza e desiderio"

Michela Monferrini è nata nel 1986 a Roma, dove risiede. È stata finalista ai premi Subway – Poesia 2005, Campiello Giovani 2008 e Calvino 2012. Ha pubblicato poesie su riviste e antologie, tra cui Subway – Poeti italiani underground (Il Saggiatore 2006). Ha curato Quasi un racconto (Edilet 2009), La letteratura è un cortile di Walter Mauro (2011) e Cercando Tabucchi (Postcart Edizioni 2016, con Paolo Di Paolo); è autrice di Conosco un altro mare. La Napoli e il Golfo di Raffaele La Capria (Perrone 2012), Chiamami anche se è notte (2014) e L'altra notte ha tremato Google Maps (2016). Scrive per le pagine culturali de "Gli Altri".