Il ricordo lontano di un fatto storico cui ha assistito quando era poco più che bambina, nell'aprile del 1944, colma la memoria ultima di una madre, e si fa suo monologo, idealmente rivolto all'unico figlio. Il confronto tra l'esistenza spezzata di un giovane soldato e altre due, una deragliata dal proprio senso e una sacrificata all'inerzia generazionale, diventa occasione per un interiore e struggente inno alla vita.