"Il Teatro di Angrogna è profondamente diverso non solo dal teatro borghese, accademico e letterario, ma anche dalle molte forme del teatro moderno. Ed è diverso perché non descrive le contraddizioni e le negatività di una società, ma le incarna e le vive. Non invita alla resistenza contro i soprusi, ma è esso stesso una forma di resistenza, contro l'adeguamento a un modello, contro il fanatismo ma anche l'indifferenza; contro i circuiti commerciali di cui pure una compagnia avrebbe bisogno, ed anche contro la modernità ad ogni costo, la trovata fine a se stessa e l'ammiccamento complice. Questa diversità ne garantisce la durata al di là di se stesso. La sua capacità di sopravvivenza sta nello stabile sommovimento delle coscienze che ha prodotto, e nella semplice eccellenza che nasce dal dire il vero e dal trasmettere speranza." (Elvio Fassone)