Con la lettura la coscienza di Chi legge diventa autocoscienza, grazie alla ricezione di parole altrui, significanti fin dentro la propria solitudine. Cosa 'accade', dunque, dentro la coscienza dell'io che legge? Può il modo, la forma, dell'atto di lettura influenzare l'identità più intima del soggetto, 'modellata' non tanto dal contenuto del testo, ma da 'come' lo si legge? Nel presente libro di riflette sulla lettura come incontro, nel quale una coscienza personale riceva parole scritte da un altro, nel ruolo di autore, con cui comprendere, credere, conoscersi: senza, tuttavia, rinunciare all'esito creativo di ogni suo concepimento consapevole.