Si ha spesso l'impressione che la violenza perpetrata sulle donne, nei modi più brutali, sia riservata a casi isolati, lontani dalla quotidianità e in particolare da coloro che vivono un legame con la cultura e l'arte, dove la figura femminile è spesso centrale. A lei sono dedicate opere immortali: lei cantata dai poeti, amata dai romanzieri, ritratta come segno di armonia e grazia da pittori e scultori. Quasi che le arti rappresentino un'isola felice, lontana dalle turpitudini della quotidianità. Ben di rado vien fatto di riflettere come invece la violenza di genere sia una costante che si ripete, non in tutte, ma in moltissime opere dell'ingegno umano. Violenza fisica e morale, che troviamo impregnata nelle conoscenze letterarie di qualsiasi studente o studentessa, in modo tanto pervasivo e sottile che rare volte è dato di accorgersene, mentre tale seme di violenza si trova anche in opere che più lontane sembrano essere da tale rappresentazione.