Questo primo volume della pubblicazione "Mimmo Rotella. Catalogo ragionato" ripercorre il periodo iniziale di attività dell'artista (Catanzaro, 1918 - Milano, 2006) svoltasi tra gli anni 1944 e 1961. La catalogazione analitica delle opere, la prima mai realizzata ad oggi, a cura di Germano Celant con il supporto del Mimmo Rotella Institute e della Fondazione Mimmo Rotella, prende avvio dai lavori pittorici degli anni quaranta. In seguito tali ricerche astratto-concrete si sviluppano nell'ambito delle proposizioni post-informali per arrivare, nel 1953, ai seminali esperimenti chiamati décollages, perché non costruiti come il collage tradizionale, ma ottenuti strappando porzioni cartacee di manifesti presenti sui muri delle città con lo scopo di richiamare l'attenzione sui prodotti di consumo. Un transito da una comunicazione di massa all'arte che accanto alle icone urbane del mercato alimentare e politico presenta anche il lato sconosciuto e oscuro della superficie lacerata e riusata: il retro d'affiche. Dall'inizio degli anni sessanta il décollage si trasforma. Evita e riduce la sua caratteristica di materia informe a favore di un racconto figurale, tipico della pubblicità cinematografica che esalta le star come Marilyn Monroe e Sophia Loren, così da mettere Rotella in sintonia storica con la pop art americana e il Nouveau Réalisme francese. Complessivamente, il primo volume (suddiviso in due tomi) comprende circa 1.500 opere accompagnate da testimonianze documentarie e storico-critiche che conferiscono al catalogo il carattere di strumento indispensabile di ricerca e di studio sull'importante attività dell'artista. A questo, seguiranno diversi volumi - in corso di lavorazione - che ripercorreranno l'intera opera di Rotella fino al 2006.