Alla sua seconda ristampa "Mille scarpe da lucidare" continua a commuovere, deliziare a anche a turbare i suoi lettori. In poco più di cento pagine Deborah Rossi con chiarezza, sincerità ed estrema dignità riporta semplicemente una storia autobiografica, il racconto della sua esperienza di vita. Una storia triste, quella di una bimba senza genitori, cresciuta tra gli stenti prima da una nonna e poi in un istituto di religiose. Una vita di miseria, di abbandono e di indigenza, in cui la bambina, poi ragazza, fino alla maggiore età soffrirà sempre e soprattutto la fame, il freddo, le privazioni, la mancanza di giocattoli, di stabilità logistica ed affettiva. Una storia triste che colpisce il lettore per la forza e il coraggio con cui l'autrice, la protagonista, racconta con un linguaggio semplice ma incisivo la sua difficile vita.