Ci troviamo a Mexico, in Maine, una piccola città che da oltre un secolo si sostiene grazie all'industria cartiera locale, la quale dà lavoro a quasi tutta la comunità, comprese tre generazioni di Arsenault. A distanza di anni, ormai trasferitasi altrove, l'autrice realizza che un'infanzia all'insegna della stabilità economica ha portato con sé un caro prezzo: la distruzione dell'ambiente circostante e la salute in declino degli operai - in un territorio che tutti, ormai, hanno soprannominato «valle del cancro». Una catastrofe che lentamente pregiudica il benessere economico e psicologico degli abitanti della zona, dinamica tipica di un Paese in cui il Sogno americano è un fiume che avanza imperterrito travolgendo tutto ciò che trova sul suo cammino. "Mill town" ricostruisce la storia di una famiglia e di una comunità, attraverso un'analisi puntuale e al tempo stesso intima. Il risultato è un campanello d'allarme. Arsenault ci chiede: cosa siamo disposti a sacrificare pur di sopravvivere?