Il trentacinquenne Marco Corbacci è cresciuto nel quartiere Ticinese a Milano, storicamente considerato la culla della malavita cittadina. Noto alla polizia fin dall'adolescenza - e in qualche modo "protetto" dal commissario Gianmarco Ligresti, che "amministra" il rione mediando i conflitti e dosando la repressione del crimine - Marco è un ragazzo benvoluto da tutti, ma non ha mai smesso di "arrangiarsi" alternando a pochi lavoretti intermittenti alcuni furti compiuti insieme a due amici d'infanzia. La vita di Marco precipita quando riemergono dal passato persone legate ad avvenimenti tragici e mai superati.