Il volume ha come punto qualificante l'aver potuto attingere a numerose e preziose fonti d'archivio, pubbliche e private, alcune rese accessibili solo di recente e qui presentate e discusse per la prima volta e quindi spiegare il motivo per cui una città, Milano, relativamente piccola se confrontata con Parigi o Londra, costruisce un teatro, La Scala, che cinquanta anni dopo la sua inaugurazione è il più famoso d'Europa e quindi del mondo. Il melodramma italiano dell'Ottocento nella città lombarda diventa repertorio e da Milano va alla conquista dei cinque continenti. Si afferma anche il ruolo dell'Editore, quale Ricordi, che proprio al repertorio operistico deve la sua fortuna, poiché il repertorio è formato in gran parte da titoli del suo catalogo che vengono rappresentati in centinaia di teatri nei diversi continenti.