L'opera mette al centro il rapporto tra i giovani e la città, ponendo sotto osservazione una serie di processi e di intrecci tra le giovani generazioni e le dinamiche della vita cittadina. Dentro uno scenario demografico che documenta per Milano un dimezzamento dei giovani 18-24enni nell'ultimo decennio, in presenza tuttavia delle nuove (prime e seconde) generazioni di immigrati, vengono indagati le scelte e i percorsi scolastici dei giovani milanesi, così come i percorsi lavorativi e altri aspetti di quella transizione all'adultità (scambio tra le generazioni, formazione della famiglia, accesso alla casa) che a Milano assume contorni problematici e ambivalenti. Il quadro si completa con l'analisi del loro rapporto con le realtà associative e di volontariato e dell'esperienza urbana dei giovani abitanti dei quartieri periferici. Ne emerge l'esigenza di prestare una più forte attenzione ai nuovi termini del patto tra le generazioni, e in particolare alle future generazioni della città. I riscontri empirici definiscono infatti fenomeni e processi che spingono a prendere sul serio il futuro. Soprattutto a Milano.