Questo studio dedicato a Michele Savonarola (1385-1466), medico accademico a Padova e poi medico della corte estense dal 1440, ricostruisce il contesto della sua figura e delle sue opere nell'ambito delle attuali riflessioni sui temi della filosofia e della cultura di corte, e della corte di Ferrara in particolare. Il volume si concentra inoltre sulla produzione di Savonarola che eccede l'ambito medico, considerandola all'interno del generale progetto pedagogico per la corte estense sviluppato dopo il 1440. Alla presentazione dell'opera fisiognomica, lo "Speculum physionomiae", seguono l'analisi del modello etico e politico proposto da Savonarola nel "Del felice progresso di Borso d'Este", trattato sul buon governo in doppia redazione, latina e volgare, e la prima edizione dei due "Confessionali", destinati rispettivamente ai laici e ai religiosi. Questo insieme di testi testimonia con efficacia l'intento fortemente unitario del progetto savonaroliano, in cui medicina, filosofia, trattatistica di corte e preoccupazioni etico-religiose si compenetrano e saldano a vicenda, delineando l'ideale di un medico che si preoccupa della salute dell'uomo in tutte le sue dimensioni: un "medico humano", come Savonarola stesso si è definito.