Michelangelo, per volontà di papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, progetta una grandiosa facciata per San Lorenzo, chiesa di famiglia dei Medici che la avevano completamente rinnovata nel corso del Quattrocento in forme brunelleschiane. Il Buonarroti, allora quarantenne e già grandissimo in pittura e in scultura, si cimenta per la prima volta con un tema architettonico di grande impegno e, tra il 1516 e il 1519, approvvigiona una grande quantità di marmi dalle cave delle Alpi Apuane. Molti blocchi giungono già a Firenze sbozzati e pronti per essere montati in quella che lo stesso artista definiva un'opera che "di architettura e di scultura" sarebbe stato "lo specchio di tutta Italia". Ma il Pontefice cambia ben prestò d'avviso, impegnando Michelangelo in altre commissioni sempre per San Lorenzo, quali la Sagrestia Nuova e, poi, la Libreria Medicea; abbandonando invece il progetto della facciata, la cui mancata realizzazione venne giudicata dal grande artista una vera "rovina", un "vituperio grandissimo". Per ricordare l'anniversario della scomparsa (18 febbraio 1743) di Anna Maria Luisa de' Medici, ultima erede della grande casata che legò per testamento a Firenze l'immenso patrimonio artistico di proprietà della famiglia, Principessa "saggia" che, tra l'altro, fu anche munifica restauratrice del complesso laurenziano e promotrice dell'esecuzione di una nuova facciata per la Basilica (che anch'essa non venne però mai eseguita), viene oggi, nel febbraio del 2007, promossa la visualizzazione tridimensionale, elaborata al computer, del progetto michelangiolesco per la facciata di San Lorenzo. Con i nuovi mezzi della realtà virtuale l'immagine della facciata marmorea mai realizzata potrà così sovrapporsi alla fronte incompiuta e rimasta grezza della grande chiesa.