Nella vita reale, ad una azione corrisponde una precisa conseguenza e, di fatto, facciamo scelte preziose in ogni istante con percentuali di successo variabili. Si fa bene e si esulta. Si sbaglia e si paga, talvolta definitivamente. In gioco questo limite non esiste. Ogni attimo del presente è revocabile, ripetibile, fallibile e analizzabile. Si fallisce, si muore, si rinasce e si prova di nuovo. È un delirio d'onnipotenza autoalimentante che vale la pena di comprendere. E da cui probabilmente è difficile separarsi.