Forse non esiste in nessuna letteratura, di nessun tempo, un saggio filosofico sul cancro come quello che dà il titolo al volume. Di fatto colma una lacuna nello spirito umano. Per la prima volta la filosofia abiotica impersonifica il cancro, male del secolo, il quale rende finalmente conto dei propri fatti e misfatti. Questa Metafisica cancerosa e altre leggi di filosofia abiotica - opera classica e insieme modernissima - è erede della nostra migliore tradizione pessimista (quella per intenderci che dal De Remediis di Petrarca, attraverso Guicciardini e Leopardi, giunge sino al Gadda della Meditazione), ma riesce al contempo una cosa nuova, unica, mai vista. Insomma se esiste un Italian thought, si svolge proprio nello stile fluorescente di questa anomala e singolare Metafisica al neon. Le altre "leggi" del volume (L'Epimeteo; Nietzsche patafisico; Irresilienza; Pensieri del colibrì nero) trattano da un'angolazione insolito-inusitata ovvero ridanciano-mortifera temi quali l'AI, la resilienza, il multiverso, l'ecologia, il collasso della civiltà e last and least l'estinzione a venire della specie umana.