"Metà giardino, metà galera" guida lettori e lettrici in un viaggio emotivo in cui la musica diventa un ponte tra il giardino, simbolo di vita, amore, fecondità e luminosità, e la galera, un luogo buio e nascosto alla società. Questo libro non è solo un resoconto di esperienze musicali che da Ornella Vanoni a Matteo Paolillo, da De Gregori a Gaber, esplorano il tema della detenzione e dipingono nelle loro canzoni quadri di attesa, tempo, innocenza e colpa. L'obiettivo degli autori è quello modificare la prospettiva da cui si osserva il carcere, ricostruendo le immagini del giardino e della galera in un intricato "gioco di specchi" che porta lettori e lettrici a porsi nuove domande e interrogativi.