La storia di questa novella è narrata in prima persona da Aksentij Ivanovic Popriscin, un impiegato di basso livello che vive una vita anonima e insipida a San Pietroburgo. I primi segni di squilibrio mentale si presentano quando Popriscin si convince di essere il re di Spagna. Questa delirante certezza lo porta a sviluppare un complesso sistema di credenze e allucinazioni, che progressivamente lo separano dalla realtà e dai suoi doveri quotidiani. Nel corso della narrazione, Gogol' esplora il deterioramento mentale di Popriscin, rivelando le sue crescenti fantasie di grandezza e il suo isolamento dalla realtà. La storia offre uno sguardo intimo sulla mente di un uomo che lotta con la sua identità e il suo posto nella società, mentre la follia lo avvinghia in una morsa letale.