Per molti versi "La montagna magica", forse il più grande romanzo compiuto del Novecento tedesco, resta ancora oggi misterioso. In questo libro, basato su ricerche originali che hanno riscritto la storia della sua nascita, il capolavoro di Thomas Mann viene letto come uno dei grandi testi della melancolia occidentale in una prospettiva critica sorprendente che ne fa emergere i legami con l'arte figurativa dell'età della Riforma, con la cultura del romanticismo e del simbolismo europei, con la psicoanalisi freudiana e con la filosofia di fine secolo. Ne scaturisce un'interpretazione inedita, sviluppata come un racconto appassionante.