Il professor Thomas Weber, docente di storia e affari internazionali ad Aberdeen, Scozia, durante le ricerche finalizzate alla pubblicazione del suo nuovo libro Metamorphosis: How Adolf Hitler Became a Nazi, di prossima pubblicazione in Inghilterra, ha rinvenuto, nell'archivio di Adolf Viktor Von Koerber, diversi documenti, nonché una testimonianza scritta, peraltro giurata, della vedova di costui, che indicano in Adolf Hitler il vero estensore del testo Adolf Hitler: sein Leben und seine Rede, uscito poco prima del tentato Putsch di Monaco. "Hitler aveva bisogno di dare un forte impulso al proprio profilo nazionale", afferma lo storico. Egli comprese che, per portare a compimento la sua "rivoluzione", era necessario costruire dal nulla una vera e propria narrazione basata sulla propria figura. Nasce così l'idea del "Führer", descritto come un "figlio austro-tedesco" a cui era "concesso il dono dell'intuizione, l'inalienabile capacità di comprendere fino in fondo l'intricato gioco delle nazioni". Un leader per così dire perfetto "il creatore del movimento che, in pochi anni di lotta, ridesterà il popolo tedesco, infondendogli nuova vita" Ma il capo del nazismo comprese bene che non poteva essere lui medesimo a raffigurarsi così. Per costruire la propria leggenda, era necessario che venisse legittimato dall'esterno: a questo serviva Von Koerber, asso dell'aviazione nella grande guerra, un uomo considerato esterno al partito nazionalsocialista. Adolf Hitler (1889 - 1945), fondatore del nazionalsocialismo, fu per dodici anni cancelliere del Terzo Reich. Annoverato tra i distruttori più efferati dell'umanità, il suo nome e la sua politica hanno lasciato segni indelebili nella storia del XX secolo. In questa sua prima autobiografia, sono raccolti alcuni dei più importanti discorsi da lui tenuti nei primi anni della nascita del Partito Nazista, da cui emergono i temi fondamentali a cui fece appello per garantirsi l'ascesa al potere. Prefazione di Giuseppe Benelli.