Se la Mesopotamia è stata la culla della prima grande civiltà, nata nella metà del IV millennio a.C., la Grecia è stata la culla della medicina come scienza e le sue robuste radici filosofiche e scientifiche hanno nutrito nei secoli la sua evoluzione e contribuito alla continua raccolta di copiosi frutti. L'assimilazione dell'arte medica greca nel mondo latino dell'Italia centrale, e successivamente nell'Europa occidentale, è uno dei fenomeni più straordinari nella storia della medicina, poiché ha rappresentato la base della tradizione medica nell'intero Occidente. Senza questo evento la medicina greca sarebbe, sotto il profilo storico, confinata al periodo in cui si è originariamente affermata, e con essa Ippocrate e Galeno. Nella veste latina, invece, le teorie mediche greche hanno continuato a essere studiate, dibattute e applicate almeno fino al XIX secolo, e il giuramento di Ippocrate ancora oggi rappresenta un simbolo della professione medica. In questo secondo volume di Medicina e Oncologia, supportato da una preziosa e vasta iconografia, la felice sintesi tra storia della civiltà greco-romana e storia della scienza è narrata e analizzata dall'autore con il rigore dello storico e la competenza del medico ricercatore. Conoscere gli indissolubili legami tra il mondo antico e quello moderno è quindi un passaggio obbligato per comprendere il percorso della medicina perché, avverte Goethe,"Chi non ricava nulla da tremila anni di storia resta nell'oscurità, senza esperienza, vivendo alla giornata".