Intelligenza artificiale, piattaforme digitali, nuovi spazi per la realtà aumentata: l'homo digitalis deve essere in grado di affrontare sfide così complesse. Per farlo, è indispensabile che si riaffermi un sistema sociale in cui le Istituzioni tornino protagoniste, stabilendo regole e confini, assumendosi la responsabilità di controllare il futuro dello sviluppo tecnologico, nel solco di un'innovazione consapevole. Così vicina; eppure, così lontana: la rivoluzione digitale, che solo una trentina d'anni fa ha iniziato a incidere profondamente sulle nostre vite, ha rappresentato un momento di rottura con il passato, ormai sedimentato nella nostra memoria. I cambiamenti che ne sono derivati, e che si riflettono sugli individui e sulla struttura sociale, si sono susseguiti negli anni, apparentemente come "scosse di assestamento", ma in realtà generando a loro volta mutamenti consistenti. La pandemia, poi, ha inferto una spinta decisiva verso l'adozione di procedure e strumenti tali per cui la quotidianità è sempre più proiettata in una dimensioneonlife e la tradizionale dicotomia tra mondi fisici e virtuali è destinata a sfumare definitivamente. Così, mentre si è consumato il passaggio dalla "società in rete" alla "società delle piattaforme", nel momento in cui ci poniamo dubbi sulle conseguenze dell'intelligenza artificiale generativa, all'orizzonte si staglia un'ulteriore novità: il Metaverso. Il volume ripercorre il tragitto che ha portato dagli albori della rete allo scenario contemporaneo, attraverso una rilettura delle teorie che hanno connotato gli Internet Studies, focalizzandosi su queste trasformazioni e cercando di individuare quelle che ci attendono in un immediato futuro.