"In quegli abiti, neri come la pece, un viso segnato dalle rughe del tempo, mentre gli occhi conservano ancora la vivacità di una giovinezza di cui, ormai, rimane solo uno sbiadito ricordo. Uno scatto rubato all'attimo in cui questa donna si è girata a guardare verso di me, incuriosita da un volto sconosciuto e dalla mia macchina fotografica. In quell'istante i nostri sguardi si sono incrociati, tra panni stesi al sole e muri ruvidi, come se il dolore li avesse scalfiti per sempre. Un'architettura semplice, eppur preziosa, in un tempo in cui tutto si consuma velocemente, dove non si cerca più il contatto con Madre Natura. Ma qui, ancora oggi, qualcosa si respira: il rispetto per il passato e per lo scorrere del tempo, per ciò che questa Terra è stata e continuerà ad essere". (Valentina Cirillo)