Il mondo, così lo viviamo. Suoni, colori, fragranze. Speranze, sogni, bisogni. Ma anche giaciglio e improvvida sede terrena per menti diaboliche quanto geniali. Come quella dell'Angelo, una creatura sovrannaturale che si aggira in una Napoli contemporanea, muovendosi con inusitata maestria e terrificante candore. Scaltro, spietato ed impassibile, è sentenza inappellabile per i prescelti. Metodico in ogni nodo della sua mefistofelica tela di Penelope, è un osso davvero duro, e nessuno riesce a venirne a capo. Un'ombra, densa come mercurio ma incorporea ed effimera come un refolo di vento. L'avvento dell'Angelo nella tua vita incide, di fatto, il tuo nome su una lapide. Delicato come un guanto di seta, al contempo capace di trascinarti all'oblio. Se alberghi nel suo personalissimo taccuino, puoi starne certo. Puoi iniziare a salutare il mondo dei vivi. Quel che è peggio, non ha alcuna intenzione di fermarsi. Il commissario Luigi Acampora, napoletano doc, è alla sua prova più complicata. Dovrà usare tutto il suo ingegno per farvi fronte.