Algeri, la "Bianca", una città avvolta in una luce di struggente bellezza, ancora chiusa nella paura del terrorismo e nell'orgoglio della guerra d'Indipendenza, perennemente in bilico tra l'anima autoctona - con le donne quasi tutte velate e truccatissime - e la tentazione francese, con l'intellighentia algerina espatriata in Francia, i giovani che vanno a Parigi per vestirsi e il Paese che coltiva un buon francese, parlandolo quasi più dell'arabo. Il libro racconta un Paese affascinante e criptico, l'Algeria, con le sue contraddizioni e le sue prospettive, culturali, politiche ed economiche e lo fa attraverso un mosaico di impressioni che l'autrice costruisce mediante interviste a vari personaggi che rappresentano le diverse facce della società algerina. Il volume raccoglie anche una selezione di fotografie in bianco e nero dell'Algeri di oggi, scattate dalla stessa autrice e da Maria Paola Palladino, Presidente dell'Associaziene italo-algerina Jawhara.